L’origine della scrittura, come hanno mostrato Schmandt-Besserat (*Before Writing*, 1992) e Goody (*The Logic of Writing and the Organization of Society*, 1986), nasce come **strumento di contabilità e registrazione**, prima ancora che come veicolo di narrazione o poesia. Le prime tavolette mesopotamiche documentano merci, tributi e scambi, mostrando come la scrittura servisse a **trasformare la relazione sociale e politica**, riducendo l’arbitrio e stabilizzando le promesse. Walter J. Ong (*Orality and Literacy*, 1982) evidenzia che le culture orali, pur sofisticate, sono intrinsecamente performative e conflittuali; la scrittura stabilizza, organizza e separa, creando spazi cognitivi più analitici. Derrida (*De la grammatologie*, 1967) sottolinea che scrivere non è semplice trascrivere, ma **costituire senso e differire la presenza**, sospendendo la violenza immediata dell’oralità. Questi principi storici e teorici trovano oggi un’estensione radicale nella **scrittura digitale**, che ...